21 Dicembre 2016

L’errata contabilizzazione delle fatture da emettere rivela una condotta di mala gestio dell’amministratore

In virtù dei principi contabili OIC, la voce di bilancio “fatture da emettere” può essere riferita solo a ricavi da conseguire nell’esercizio successivo come risultato di prestazioni o servizi erogati e non ancora pagati. Non è invece ammissibile che sia utilizzata per appostare somme di diversa provenienza, senza peraltro che vi sia adeguata documentazione a supporto. In aggiunta, l’ingiustificato storno di dette appostazioni nel corso dell’esercizio seguente configura un atto di mala gestio e costituisce, in sede fallimentare, un omesso incasso di ricavi non conseguiti ai danni del ceto creditorio, di cui l’amministratore è responsabile.

Non è sufficiente che il curatore fallimentare contesti in giudizio una perdita di capitale occultata dall’amministratore limitandosi ad individuarla per effetto di una nuova e corretta contabilizzazione, essendo altresì necessario che il risarcimento del danno sia esplicitamente richiesto e allegato.

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Pier Paolo Picarelli

Pier Paolo Picarelli

Avvocato | Dottorando

Avvocato | Dottorando in Innovazione e Gestione delle Risorse Pubbliche presso l'Università degli Studi del Molise(continua)

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