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9 Febbraio 2018

Diminuzione del capitale per perdite nel giudizio avente a oggetto la responsabilità degli organi sociali

La diminuzione del capitale sociale per perdite deve essere apprezzata sulla base di una situazione patrimoniale redatta secondo le regole che presiedono alla redazione del bilancio di esercizio. L’estensione della disciplina del bilancio alla situazione patrimoniale comporta l’impossibilità di utilizzare ai fini della determinazione dell’attivo patrimoniale criteri di valutazione diversi da quelli utilizzati per la redazione del bilancio e, in particolare, l’impossibilità di rivalutare i beni iscritti all’attivo al fine di far emergere plusvalori latenti nel patrimonio sociale in grado di contrarre o escludere la perdita.

14 Aprile 2016

Impugnazione della delibera di azzeramento e ricostituzione del capitale: legittimazione, tutela risarcitoria e quantificazione del danno

L’annullabilità di una delibera di aumento del capitale sociale, laddove non ne sia stata disposta la sospensione dell’esecuzione ai sensi dell’art. 2378, terzo comma, cod. civ., non incide – ancorché ne possa derivare una modifica della composizione della maggioranza allorquando non sia stata seguita dall’integrale esercizio del diritto di opzione da parte dei vecchi soci – sulla validità delle successive deliberazioni adottate con la nuova maggioranza, poiché l’omessa adozione [ LEGGI TUTTO ]

10 Luglio 2015

Mancata sottoscrizione del capitale ricostituito: perdita della qualità di socio e della legittimazione ad impugnare la delibera assembleare

In caso di delibera assembleare con cui venga deciso l’azzeramento del capitale sociale e la sua ricostituzione mediante sottoscrizione immediata da parte dei soci presenti e invito ai soci assenti ad esercitare il diritto di opzione entro un termine determinato, coloro che non sottoscrivono il capitale ricostituito perdono la qualità di socio e, quindi, la legittimazione a impugnare la delibera.

4 Dicembre 2014

Provvedimenti sanzionatori emessi da Banca d’Italia e “inesigibilità” della prestazione della controparte.

A seguito delle sanzioni emanate da Banca d’Italia nei confronti del precedente amministratore della società per gravi irregolarità nella gestione, poi confermate nel corso del giudizio amministrativo, il nuovo socio di controllo, che si sia impegnato a sottoscrivere un contratto di consulenza con quest’ultimo, non è tenuto ad adempiere a tale obbligo.