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17 Febbraio 2023

Tutela delle privative non titolate: procedimento cautelare e onere della prova

Quanto alle privative non titolate, quali sono i segreti industriali, in caso di contestazione della sussistenza del diritto, compete a chi agisca in giudizio, pur nei limiti della prova di verosimiglianza propria del giudizio cautelare, dare contezza dell’esistenza della privativa, fornendo la prova della esistenza delle informazioni tecniche e commerciali in capo al legittimo detentore, nonché dell’esistenza dei presupposti di tutela di cui all’art. 98 cpi, quanto a segretezza di dette informazioni, nel senso che non siano nel loro insieme o nella precisa configurazione e combinazione dei loro elementi generalmente note o facilmente accessibili agli esperti ed agli operatori del ramo, abbiano dette informazioni valore economico in quanto segrete e siano sottoposte a misure da ritenersi ragionevolmente adeguate a mantenerle segrete.

25 Febbraio 2020

Non costituisce storno di collaboratori l’assunzione “passiva” delle occasioni lavorative offerte spontaneamente dal mercato

Considerato che all’ex dipendente che abbia intrapreso un’autonoma attività imprenditoriale non può essere addebitato un obbligo generico di astensione – a tutela dell’ex datore di lavoro – esteso al punto di rifiutare occasioni lavorative offerte spontaneamente dal mercato, in assenza di prova di una condotta attiva diretta allo sviamento, si deve concludere che non siano riscontrabili i presupposti per accedere ai rimedi interdittivi e risarcitori di cui all’art. 2598 c.c..

17 Luglio 2018

Concorrenza sleale per storno di dipendenti e sfruttamento parassitario delle altrui informazioni aziendali riservate

Il passaggio dei dipendenti alla società concorrente non realizza, di per sé, in via diretta un danno alla struttura ed alla organizzazione produttiva del precedente datore di lavoro, cosicché non sussiste l’illecito concorrenziale di cui all’art. 2598, n. 3, c.c. per storno di dipendenti allorché è assente l’elemento caratteristico dello storno, rappresentato dalla illegittima privazione delle competenze dei propri dipendenti realizzata dal concorrente al solo fine di sabotare l’altrui attività.

La necessità di recarsi e reperire fisicamente all’interno dell’azienda talune informazioni dimostra l’appartenenza delle stesse al patrimonio tecnico aziendale e ne impedisce la qualificazione come insieme di competenze tecnico-professionali in possesso del dipendente.

L’assunzione di ex collaboratori non dettata dalla particolare perizia o competenza degli stessi nel settore merceologico interessato bensì dalla volontà di acquisire e sfruttare in modo parassitario le informazioni aziendali riservate altrui così da poter proporre sul mercato in breve tempo un prodotto concorrente senza affrontare le spese di ricerca e sviluppo altrimenti necessarie viola l’art. 2598, n. 3, c.c.

 

 

 

10 Gennaio 2017

Elementi costitutivi dello storno illecito di dipendenti

Per configurare lo storno dei dipendenti è necessario: a) che un’impresa induca i dipendenti di un’impresa concorrente a dimettersi al fine di assumerli nel proprio organico, b) che ciò permetta all’impresa concorrente e agente lo storno di saltare il costo dell’investimento in ricerca ed in esperienza, c) che ciò [ LEGGI TUTTO ]