27 Novembre 2019

Ritenzione di parte del prezzo a garanzia dell’acquirente di quote sociali

La richiesta di indennizzo prevista da una clausola di un contratto di cessione di partecipazioni sociali non può essere ridotta per l’emersione di una sopravvenienza attiva se il contratto di cessione non reca alcuna clausola riguardante meccanismi di adeguamento del prezzo a favore dei venditori nel caso di sopravvenienze attive per la società target (nel caso di specie, un credito IVA).

27 Novembre 2019

Cessione d’azienda e compensazione volontaria tra il credito per il corrispettivo vantato dalla società cedente e il credito di un terzo

Presupposto per l’operatività della compensazione volontaria è l’esistenza della reciprocità delle posizioni debitorie e creditorie delle medesime parti. La mancanza di tale reciprocità determina l’inoperatività del meccanismo compensatorio.

22 Novembre 2019

Facoltà dell’arbitratore nominato ai sensi dell’art. 1349 comma 1 c.c. e ricorso al giudice per mancata determinazione

Le valutazioni dell’arbitratore, pur connotate da un certo margine di soggettività in quanto volte alla ricerca dell’equilibrio tra le prestazioni contrapposte e gli interessi economici in gioco, devono farsi secondo criteri obbiettivi, desumibili dal settore economico nel quale il contratto incompleto si iscrive, in quanto tali suscettibili di dare luogo ad un controllo in sede giudiziale circa la loro applicazione nel caso in cui la determinazione dell’arbitro sia viziata da iniquità o erroneità manifesta. Va da sé che la soggezione al controllo implica anche, di norma, tanto più se esistano margini di opinabilità, che l’arbitratore dia adeguata giustificazione delle scelte compiute. I criteri di stima correnti nel “settore economico in cui il contratto [..] si iscrive” sono regole suppletive che l’arbitratore può utilizzare in ragione del semplice affidamento del mandato a determinare la prestazione secondo equo apprezzamento.

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19 Novembre 2019

Disconoscimento in giudizio della disdetta di un mandato fiduciario avente a oggetto la partecipazione in una società a responsabilità limitata

In tema di disconoscimento in giudizio di una scrittura privata oggetto di verifica grafologica (in ispecie, la revoca di un mandato fiduciario in forza del quale una fiduciaria aveva acquistato – per il tramite di una ulteriore fiduciaria – la titolarità dell’intera partecipazione in una S.r.l.), il convenuto non ha l’onere tecnico di disconoscere una scrittura privata che non sia stata prodotta in giudizio contro di lui, ma che, al contrario, sia stata versata in atti dal convenuto stesso. In tal caso, infatti, il convenuto, avendo contestato, nella comparsa di intervento, l’autenticità di una disdetta di un contratto generale di mandato e, in particolare, l’apocrifia della sottoscrizione ad esso attribuita nella suddetta scrittura privata, da lui stesso prodotta, risulta aver assolto ai requisiti richiesti dalla giurisprudenza, per cui è necessario e sufficiente che la parte interessata impugni chiaramente e formalmente l’autenticità della scrittura privata, nella sua interezza ovvero limitatamente alla sottoscrizione.

18 Novembre 2019

Cessione di quote e mancanza di qualità essenziali

In tema di vendita di azioni (e quote) di società di capitali, la differenza tra l’effettiva consistenza del patrimonio sociale rispetto a quella considerata al momento della sottoscrizione del contratto di cessione,  si traduce in una mancanza di qualità essenziali, qualora il prezzo era stato parametrato sul valore del patrimonio netto risultante dalle scritture contabili contenenti informazioni gravemente inesatte. In tali casi non assume rilievo il fatto che nel contratto di cessione non fosse stata prestata garanzia in ordine al valore del patrimonio sociale, in quanto a ricomprendere i beni sociali nell’oggetto del contratto è sufficiente che l’affidamento del cessionario nella sussistenza di una certa consistenza patrimoniale sia giustificato alla stregua del principio di buona fede per aver confidato nella veridicità delle scritture contabili messe a disposizione dal cedente.

Ai fini dell’accertamento del dolo contrattuale, si deve escludere che la falsità del bilancio rilevi ex se come prova del dolo e che le dichiarazioni menzognere integrano l’ipotesi del raggiro, qualora rese da una parte con la deliberata finalità di offrire una rappresentazione alterata della veridicità dei presupposti di fatto rilevanti per la determinazione del prezzo di cessione delle quote sociali.

18 Novembre 2019

Prescrizione e intestazione fiduciaria di titoli azionari e quote

Il diritto del fiduciante di ottenere la restituzione dei beni intestati al fiduciario si prescrive sì con il decorso del termine ordinario decennale, ma il dies a quo utile al computo per la pretesa estinzione del suddetto diritto – salvo diversa previsione nel pactum fiduciae – decorre dal giorno in cui il fiduciario, avutane richiesta, abbia rifiutato il trasferimento del bene.

In relazione al sequestro giudiziario, il dettato normativo richiede quale sostrato cognitivo della valutazione del giudice della cautela, l’apprezzamento dell’esistenza di un conflitto sulla proprietà o anche solo sul possesso di qualsiasi genere del bene controverso, e ciò -nella costante interpretazione giurisprudenziale anche di questa Sezione specializzata (di Milano) – nell’ampia accezione di diritti controversi (e correlativamente, di azioni) sia in re che ad rem, vale a dire rivenienti sia da azioni reali (quali, tipicamente, la rivendica) che quale conseguenza di azioni personali (quali, tipicamente, la risoluzione contrattuale, ma anche l’azione ex art. 2932 c.c.). In relazione al periculum la legge processuale si limita a richiedere che sussista l’opportunità di provvedere – nelle more della definizione della controversia nel merito – alla gestione temporanea del bene controverso, o anche solo alla una custodia “per conto di chi spetti”.

12 Novembre 2019

Cessione di azienda e inazionabilità della tutela cautelare per mancanza di prova della scrittura privata contestata

Il ricorso di urgenza ex art. 700 c.p.c. della società che abbia fondato su una (o più) scritture private – individuandovi una vera e propria cessione di azienda e invocando le obbligazioni di pagamento che controparte presunta inadempiente avrebbe ivi assunto – i propri diritti alla retrocessione dell’azienda ceduta e che a fronte di un formale disconoscimento delle suddette scritture da parte del convenuto, non abbia dichiarato nelle difese successive di voler comunque avvalersi delle scritture contestate, né soprattutto ne abbia chiesto, o anche solo preannunciato, la verificazione  giudiziale, non può essere esaminato nel merito e va respinto de plano per assoluta carenza del diritto azionato in sede cautelare, dovendosi tali scritture ritenersi prive di qualsiasi efficacia probatoria. 

7 Novembre 2019

Contratto di cessione quote sociali, clausola di rimborso per oneri negativi derivanti da controversia pendente e transazione successiva alla conclusione del giudizio

Nell’ambito di un contratto di cessione di quote s.r.l. è valida la previsione di una clausola che preveda a carico della parte cedente l’obbligo di rimborsare la società, delle cui partecipazioni si tratta, gli eventuali oneri negativi che potrebbero derivare da una controversia pendente al momento della stipula del contratto. [ LEGGI TUTTO ]

5 Novembre 2019

Cessione quote sociali e annullamento del contratto per dolo e violenza morale

Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo avente ad oggetto la cessione delle quote sociali è inammissibile l’intervento della società (con autonoma comparsa o inserendosi nell’atto di citazione proposto dall’ingiunta), estranea al procedimento monitorio e al rapporto sostanziale, volto a far valere domande (di restituzione e di risarcimento per effetto di operazioni senza causa o con causa invalida compiute dall’amministratore) non connesse a quelle del giudizio in cui sono state introdotte.

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29 Ottobre 2019

Placet degli amministratori nella cessione di quote di cooperativa a r.l.

Nel giudizio di accertamento dell’insussistenza della qualità di socio in capo al cedente di quota sociale, il fatto che la comunicazione al c.d.a. contenente la manifestazione di volontà del cedente risulti priva di data certa non vale ad inficiare la validità della cessione perfezionata nel rispetto dell’iter delineato dall’art. 2530 c.c.

Qualora la delibera di autorizzazione della cessione sia stata dapprima revocata e poi invece ratificata, ai fini del suddetto accertamento negativo non assume rilievo la partecipazione del cedente alle assemblee intercorse tra la revoca del placet e la successiva ratifica.