6 Aprile 2018

L’eccessiva genericità della clausola statutaria di esclusione del socio cooperatore ne comporta la nullità

La clausola statutaria in materia di esclusione del socio di cooperativa è nulla se affetta da eccessiva genericità nell’individuazione delle ipotesi in cui l’assemblea o il Cda può deliberare in merito, ciò ponendosi in aperto contrasto con i principi generali ex artt. 1346, 1418 cc.

Se lo statuto si limita infatti a enunciare una clausola generale, senza alcuna tipizzazione preventiva delle condotte considerate ex ante rilevanti quanto ad ambito e gravità ai fini della esclusione, essa si risolve in un generico richiamo che lascia del tutto indeterminata l’area dei fatti passibili di valutazione da parte del Cda o dell’assemblea dei soci, in vista dell’esclusione di un componente della compagine sociale, così in sostanza disattendendo la ratio della previsione normativa di predeterminazione delle ipotesi di esclusione, e attribuendo a questi ultimi il potere di individuare di volta in volta le situazioni rilevanti ai fini della esclusione.

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Chiara Costantini

Chiara Costantini

Dottoressa in Giurisprudenza con indirizzo "Diritto ed economia delle imprese" presso l'Università LUISS "Guido Carli". Dopo un'esperienza presso lo Studio Legale "Avv. Emanuele Argento" di Pescara, specializzato in...(continua)

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