La contumacia dell’amministratore non previene l’accertamento della falsità delle poste di bilancio
Nel caso di un amministratore chiamato a rispondere delle proprie condotte gestorie e rimasto contumace, può attribuirsi valore probatorio alle contestazioni dell’attore, qualora formulate in maniera specifica e tecnicamente corretta, in ordine alla non veridicità di alcune poste di bilancio. Infatti, sebbene la contumacia del convenuto abbia valore neutro ai fini del principio di non contestazione ex art. 115 c.p.c., questa non può essere considerata tale a fronte di un preciso onere probatorio.
Bilancio falso da cui emerge la perdita integrale del capitale sociale di s.r.l.
In caso di delibera di azzeramento e contestuale aumento del capitale sociale, la legittimazione all’azione di annullamento della delibera stessa sussiste anche in capo a colui che, non avendo esercitato il proprio diritto di opzione, abbia perso la qualifica di socio [ LEGGI TUTTO ]
Azione di responsabilità sociale e nomina di curatore speciale; veridicità del bilancio d’esercizio e interpretazione degli obblighi contrattuali
In caso di azione di responsabilità sociale svolta da un socio, la nomina di un curatore speciale della società litisconsorte si rende necessaria solo ove quest’ultima si costituisca in giudizio in persona dell’amministratore o liquidatore convenuto, sussistendo solo in tal caso un conflitto d’interessi rilevante [ LEGGI TUTTO ]
E’ esperibile l’azione ex art. 2395 c.c. nei confronti dell’amministratore di società fallita per avere indotto il fornitore in inganno sulla base di un bilancio falso
Va riconosciuta al creditore che agisce nei confronti dell’amministratore unico di società fallita ex art. 2395 c.c. (e dunque facendo valere un danno “diretto” al proprio patrimonio) una legittimazione autonoma ed eventualmente concorrente [ LEGGI TUTTO ]
Clausola compromissoria e impugnativa di bilancio
L’impugnativa di delibera di approvazione del bilancio, in cui vengono in rilievo situazioni sostanziali sottratte alla regolamentazione dell’autonomia privata (ossia disciplinate da un regime legale che esclude qualsiasi potere di disposizione delle parti, nel senso che esse non possono derogarvi, rinunciarvi o comunque modificarlo), non è riconducibile nell’ambito di quelle compromettibili in arbitri ai sensi dell’art. 34, comma 1, d.lgs. n. 5/2003, [ LEGGI TUTTO ]