13 Marzo 2013

Responsabilità di amministratori di s.r.l. fallita per indebito utilizzo di risorse sociali

L’indebito utilizzo di risorse liquide della società costituisce di per sé fonte di responsabilità degli amministratori e del conseguente obbligo di risarcire il danno, a prescindere dall’accertamento che tale condotta si atteggi come illecita prosecuzione dell’attività di impresa in presenza di una causa di scioglimento (nel caso di specie, gli amministratori hanno posto in essere una serie di atti distrattivi dopo che il capitale sociale era stato integralmente eroso da perdite, ancorché fraudolentemente occultate).

E’ soggetto alla disciplina dettata dall’art. 2467 cod. civ. il finanziamento del socio effettuato in un momento in cui il capitale sociale risulta  essere integralmente eroso dalle perdite e lo stesso non sia stato ricostituito alla scadenza del prestito: il rimborso di tale finanziamento deve essere quindi postergato rispetto alla soddisfazione degli altri creditori.

E’ illecita, in quanto elusiva della disciplna dettata dall’art. 2467 c.c., l’erogazione di danaro sociale a favore di terzi creditori dei soci, allorquando essa si configuri come indiretto rimborso di finanziamenti prestati dai soci alla società, in spregio all’obbligo di postergazione.

 

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