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7 Ottobre 2021

Contratto preliminare di cessione azioni per persona da nominare

Nel caso di un contratto preliminare di cessione di azioni per persona da nominare, contenente una clausola di aggiustamento prezzo che vuole farsi valere nei confronti dell’asserito promissario acquirente nominato, il promittente venditore deve assolvere l’onere di provare che l’originaria promissaria acquirente abbia compiuto la designazione a favore dell’acquirente nominato nella stessa forma usata per il contratto e che quest’ultimo abbia accettato, subentrando quindi alla parte originaria, con acquisto degli stessi diritti ed assunzione dei medesimi obblighi originariamente in capo alla promissaria acquirente originaria.

Alternativamente manca la prova che tale clausola di aggiustamento prezzo sia stata riportata nel contratto sottoscritto dall’asserito promissario acquirente nominato.

 

14 Ottobre 2020

Rapporti tra contratto preliminare e definitivo di cessione di partecipazioni azionarie

Nel caso in cui le parti, dopo avere stipulato un contratto preliminare di compravendita, abbiano stipulato il contratto definitivo, quest’ultimo costituisce l’unica fonte dei diritti e delle obbligazioni inerenti al negozio voluto, in quanto il contratto preliminare, determinando soltanto l’obbligo reciproco della stipulazione del contratto definitivo, resta superato da quest’ultimo, la cui disciplina può anche non conformarsi a quella del preliminare, salvo che le parti non abbiano espressamente previsto che essa sopravviva o non si siano limitate, in materia di cessione di partecipazioni sociali, con il contratto definitivo alla semplice “formalizzazione” anche nei confronti della società dell’effetto traslativo della cessione già verificatosi tra le parti.

Il trasferimento delle azioni avvenuto con modalità e a condizioni diverse da quelle programmate nel contratto preliminare non consente alle parti di invocare il complesso regolamento contrattuale in esso contenuto a disciplina del rapporto scaturito dai diversi contratti di vendita definitivi attuati attraverso la semplice girata dei titoli anche nei confronti di soggetti terzi, a meno che non provino che le singole pattuizioni siano state contestualmente richiamate in modo espresso ed inequivoco nell’ambito dei singoli rapporti di cessione.

18 Ottobre 2017

Preliminare di partecipazioni sociali e tutela cautelare

Non è suscettibile di esecuzione forzata in forma specifica ai sensi dell’art. 2932 c.c. l’obbligo di trasferire la proprietà di partecipazioni sociali, con la conseguenza che la parte che invoca l’adempimento di siffatto obbligo non può esperire il sequestro conservativo [ LEGGI TUTTO ]

28 Aprile 2017

Configurabilità della minaccia di far valere un diritto come causa invalidante del contratto di cessione di azioni

La costante assistenza legale alle parti, durante il corso delle trattative di un contratto di cessione di azioni, mal si concilia con la pretesa annullabilità del contratto preliminare in quanto concluso a seguito dell’asserita minaccia morale (mossa dal socio di maggioranza cedente che minacciava di promuovere l’azione di responsabilità nei confronti dell’amministratore acquirente)  o comunque in carenza di un’intenzione effettiva all’acquisto di azioni al prezzo indicato (asseritamente inferiore al valore effettivo).

In particolare, secondo un consolidato indirizzo della giurisprudenza di legittimità in materia di annullamento del contratto per vizi della volontà, la violenza invalidante il negozio giuridico si prospetta nel caso in cui la minaccia subita da uno dei contraenti sia specificamente finalizzata ad estorcere il consenso alla conclusione del contratto al punto da incidere, con efficienza causale, sul determinismo del soggetto passivo, il quale non avrebbe altrimenti concluso il contratto (Così Cass. nn. 235/2007; 12484/2007; 6044/2010; 17523/2011 e da ultimo in particolare Cass. sez. I, 9 ottobre 2015, n. 20305).