Art. 118 l.d.a.
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Per la validità del contratto di edizione non è richiesta la forma scritta ad substantiam.
Ai fini della validità di un contratto di edizione non occorre la forma scritta. Invero, l’art. 110 l.a. prevede la forma scritta dell’atto di trasmissione dei diritti di utilizzazione solo ad probationem e non ad substantiam. I contratti per i quali sia prevista la forma scritta ad probationem, a differenza di quelli per i quali la forma scritta è richiesta ad substantiam, sono validi anche se stipulati oralmente e la forma scritta costituisce solo un limite alla prova, che in particolare riguarda le prove testimoniali, non ammissibili al di fuori della ipotesi espressamente prevista dall’art. 2725 c.c. della perdita incolpevole del documento.
Contratto di edizione e adempimento del contratto
Inadempimento del contratto di edizione per opera da creare e inibizione della pubblicazione di un romanzo con una diversa casa editrice
La consegna di alcuni brevi racconti da parte dell’autore che ha stipulato con la casa editrice un contratto di edizione per opera da creare non esclude l’inadempimento contrattuale, tutelabile con l’azione risarcitoria e restitutoria, dovendosi procedere a tal fine a una valutazione comparativa delle caratteristiche delle opere già pubblicate con la medesima casa editrice e gli importi convenuti. [ LEGGI TUTTO ]
Standard di valutazione della condotta dell’editore: fra diligenza professionale e correttezza.
Lo standard di valutazione dell’(in)adempimento da parte dell’editore all’obbligo, assunto in forza di un contratto di edizione, di riprodurre l’opera «secondo le buone norme della tecnica editoriale» deve essere parametrato – anche per quanto attiene agli aspetti qualitativi della riproduzione grafica e figurativa – al livello editoriale dell’opera stessa, sia sotto un profilo oggettivo (: destinazione e carattere scientifico dell’opera; prestigio della collana di collocazione) sia [ LEGGI TUTTO ]