hai cercato per: Eleonora Martelli
11 Ottobre 2022

La pattuizione di un prezzo simbolico ed apparente rende nullo il contratto di compravendita

L'indicazione di un prezzo assolutamente privo di valore, meramente apparente e simbolico, può determinare la nullità del contratto di compravendita per difetto di causa. [ Continua ]
11 Novembre 2021

Il curatore che agisce in giudizio per l’adempimento di un contratto stipulato prima del fallimento non è un terzo

Il curatore fallimentare, allorchè agisca in giudizio per ottenere l'adempimento di un contratto stipulato dall'imprenditore prima del fallimento, rappresenta il fallito, nella cui posizione egli subentra, e non la massa dei creditori. Di conseguenza, il curatore non è un terzo e non può far valere l'inopponibilità ad esso delle pattuizioni intervenute tra le parti prima del fallimento invocando la mancanza di data certa sul documento ai sensi dell'art. 2704 c.c. [ Continua ]

Ai fini della validità di una certificazione di protezione complementare non è sufficiente ricorrere al criterio del c.d. ambito di protezione

Ai fini della validità di una certificazione di protezione complementare, strumento diretto ad estendere temporalmente la tutela del brevetto di base, ai sensi dell'art. 3 del Reg. CE n. 469/2009 non è sufficiente applicare le "regole sull'ambito di protezione", ossia i principi di cui all'art. 69 della CBE e del Protocollo relativo alla sua interpretazione, ma è necessario applicare un più stringente criterio, in forza del quale la combinazione dei principi attivi del farmaco siano "esplicitamente menzionati" ovvero "necessariamente e specificatamente ricompresi" nel testo delle rivendicazioni del brevetto base. [ Continua ]
12 Marzo 2022

Non costituisce una condotta emulativa il tentativo del socio uscente di lucrare un prezzo maggiore nella vendita della sua quota

Non si ravvisa alcuna condotta emulativa nel tentativo, da parte del socio uscente, di lucrare un prezzo maggiore - rispetto a quello poi effettivamente percepito - per la compravendita della propria partecipazione societaria ai soci superstiti. La simulazione dell'esistenza di potenziali acquirenti interessati a subentrare nella posizione sociale (c.d. dolus bonus) non costituisce  una condotta dannosa per la società, bensì espressione del legittimo esercizio del diritto a conseguire il maggiore profitto possibile. Non può ritenersi fondata l'eccezione di compromesso arbitrale, prevista da una clausola statutaria, quando le contestazioni svolte nei confronti del socio non attengano a vicende di natura endosocietaria, ma ad atti di natura concorrenziale, rilevanti ex art. 2598 c.c.   [ Continua ]
27 Marzo 2022

Per la validità del contratto di edizione non è richiesta la forma scritta ad substantiam.

Ai fini della validità di un contratto di edizione non occorre la forma scritta. Invero, l'art. 110 l.a. prevede la forma scritta dell'atto di trasmissione dei diritti di utilizzazione solo ad probationem e non ad substantiam. I contratti per i quali sia prevista la forma scritta ad probationem, a differenza di quelli per i quali la forma scritta è richiesta ad substantiam, sono validi anche se stipulati oralmente e la forma scritta costituisce solo un limite alla prova, che in particolare riguarda le prove testimoniali, non ammissibili al di fuori della ipotesi espressamente prevista dall'art. 2725 c.c. della perdita incolpevole del documento. [ Continua ]
3 Settembre 2022

Marchi forti e rilevanza delle modifiche

Il carattere forte dei marchi si riverbera sulla loro tutela comportando l’illegittimità di tutte le modificazioni, pur rilevanti ed originali, che ne lascino comunque sussistere l'identità sostanziale ovvero il nucleo ideologico espressivo, che costituisce l'idea fondamentale in cui si riassume, caratterizzandola, la sua attitudine individualizzante. Una parola di uso comune appartenente ad una certa lingua (nella quale pertanto non ha alcuna valenza distintiva) può, se adoperata in un altro contesto linguistico, assumere valenza distintiva, potendo di conseguenza essere anche utilizzata come marchio. Per pacifica giurisprudenza infatti è possibile che, a causa delle differenze linguistiche, culturali sociali ed economiche tra gli Stati membri, un marchio che è privo di carattere distintivo o è descrittivo dei prodotti o dei servizi interessati in uno Stato membro non lo sia in un altro Stato membro. [ Continua ]

La vendita oltre il termine di sell off è atto di contraffazione e concorrenza sleale

La vendita sottocosto di prodotti a marchio della licenziante oltre il termine di sell off previsto nel contratto di licenza - termine di legittima prosecuzione della vendita da parte del licenziatario - costituisce contraffazione del marchio e atto di concorrenza sleale. L'onere della prova in ordine alla imputabilità a terzi della vendita dei beni oltre il termine di sell off è a carico della licenziataria. [ Continua ]
28 Agosto 2022

L’uso nella denominazione sociale di parola caratterizzante un marchio costituisce contraffazione

Costituisce contraffazione del marchio registrato l'utilizzo nella denominazione sociale della parola richiamata nel marchio medesimo laddove tale parola costituisce elemento distintivo caratterizzante l'impresa nell'ambito dello stesso settore merceologico. [ Continua ]