hai cercato per: Caterina Pasquariello
18 Luglio 2019

Sull’azione revocatoria ordinaria di conferimento di ramo d’azienda

Possono essere dichiarati inefficaci e quindi revocati, ai sensi e per gli effetti dell'art. 2901 c.c., gli atti con cui, in esecuzione di un aumento di capitale sociale deliberato e sottoscritto, veniva conferito alla S.r.l. un ramo d'azienda della S.p.a. unica socia ... [ Continua ]
20 Aprile 2022

Azione revocatoria di un contratto di permuta di partecipazioni in società

L' azione revocatoria di un contratto di permuta di partecipazioni in società di capitali rientra nella competenza dell’intestata Sezione specializzata in materia d’impresa. [ Continua ]
20 Aprile 2022

Inefficacia ex art. 2901 c.c. di un contratto di permuta di partecipazioni in società

L’utile esperimento del rimedio di cui all’art. 2901 c.c. non travolge, né rende invalido l’atto di disposizione posto in essere dal debitore, ma, semplicemente, determina l’inefficacia dello stesso in favore del solo creditore che abbia agito in revocatoria, sì da consentire a quest’ultimo di soddisfare le proprie ragioni di credito sottoponendo ad esecuzione forzata il bene oggetto dell’atto revocato. Il rimedio di cui all’art. 2901 c.c. ben può essere esperito per garantire il successivo, utile soddisfacimento del cd. "credito litigioso", ovvero delle ragioni di credito contestate ed il cui accertamento sia ancora sub iudice; e ciò tanto nel caso in cui la pretesa, pur controversa, abbia fonte negoziale, quanto nell’ipotesi in cui il credito tragga origine non da un negozio, ma da un fatto illecito, contrattuale o extracontrattuale, dedotto in giudizio a sostegno di una domanda risarcitoria. Anche nel caso in cui sia ancora pendente la controversia sul credito alla cui garanzia è preordinato l’esperimento del rimedio di cui all’art. 2901, l’effetto pregiudizievole per il potenziale creditore non esige l’accertamento dello stato di insolvenza del debitore, essendo sufficiente, al contrario, che l’atto di disposizione compiuto dal debitore medesimo, depauperando in modo significativo il suo patrimonio, produca pericolo o incertezza per la futura realizzazione del diritto del creditore, in termini di possibile infruttuosità dell’eventuale azione esecutiva o anche, semplicemente, di maggiore difficoltà ed incertezza nella realizzazione del credito. Al fine di stabilire l’anteriorità del credito rispetto all’atto di disposizione da revocare, rileva non la data dell’accertamento giudiziale definitivo bensì il momento in cui viene ad esistenza la fonte costitutiva del credito e, quindi, il negozio ovvero l’atto o fatto generatore della pretesa. [ Continua ]
11 Gennaio 2022

Condizione risolutiva e cessione di quote di società a responsabilità limitata

Deve essere respinta la domanda diretta ad ottenere la inefficacia e/o la nullità e/o l'annullabilità o, in subordine, la proroga del termine di avveramento di una condizione risolutiva apposta a un contratto di cessione di quote di S.r.l., condizione in forza della quale si prevedeva la risoluzione del contratto per l’ipotesi della mancata liberazione dei precedenti soci - odierni convenuti alienanti - dalle garanzie personali dagli stessi prestate a favore della stessa società [nel caso di specie, infatti, l’attore pretendeva semplicemente di ottenere l’acquisizione delle quote con riduzione del prezzo convenuto, intendendo quale “prezzo” gli oneri relativi alla realizzazione della condizione pattuita, ma non voleva proporre la domanda di risoluzione del contratto che avrebbe comportato la liberazione dell’attore da ogni onere e la restituzione delle quote compravendute]. [ Continua ]
20 Aprile 2022

Affitto di azienda, azione di responsabilità e competenza della Sezione Imprese

La preliminare eccezione di incompetenza deve ritenersi infondata perché nel caso di specie sul criterio territoriale ha valenza assorbente il criterio funzionale di attribuzione alla sezione specializzata, vertendo la controversia sulle azioni di responsabilità promosse contro i componenti dell'organo amministrativo e risultando quindi attratte le cause e i procedimenti quando tra le domande proposte sia ravvisabile un rapporto di connessione oggettiva e soggettiva. [ Continua ]
20 Aprile 2022

Amministratore unico di s.r.l. tra interessi contrastanti con quello della società e carenza di poteri

Deve essere annullato il contratto di affitto di azienda stipulato tra la s.r.l. attrice e la s.r.l. convenuta, questa in persona dell'altra convenuta che agiva in nome e per conto pur consapevole dell'intenzione dei soci di revocarle l'incarico di amministratore unico per comportamenti contrastanti con gli interessi della società ... [ Continua ]
6 Gennaio 2018

Revoca del liquidatore: la pronuncia in via cautelare va respinta se manca il fumus di un grave pregiudizio

Va respinto il ricorso ex artt. 700 c.p.c. e 2487 c.c. con il quale era stata demandata la revoca del liquidatore - liquidatore di nomina giudiziale a causa dell'impossibilità di funzionamento dell'assemblea - in ragione dell'asserito rischio di reiterazione ... [ Continua ]
26 Marzo 2018

L’accordo tra le parti determina la cessazione della materia del contendere

Va dichiarata la cessazione della materia del contendere in ordine all'azione di responsabilità promossa dal curatore del fallimento di una s.r.l. nei confronti degli amministratori e del liquidatore della società quando sia raggiunto l'accordo tra le parti; deve essere dunque dichiarato inefficace il sequestro conservativo trascritto sui beni dei convenuti. [ Continua ]
10 Maggio 2018

Invalidità della delibera di assemblea di s.r.l. tra norme statutarie e conflitto di interessi

Non è afflitta da invalidità, sotto forma di non conformità all'atto costitutivo o allo statuto, la delibera assembleare di s.r.l. che imponga un orario di apertura e di chiusura uniforme per tutti gli esercizi della società (nella specie: un centro commerciale): non si tratta, infatti, di una violazione al principio di libertà di organizzazione così come statutariamente codificata, ... [ Continua ]
8 Gennaio 2018

Cessione di quote di srl e clausola risolutiva espressa: gli effetti retroagiscono

Il contratto di cessione di quote di s.r.l. va risolto per inadempimento a decorrere dalla data di ricezione della comunicazione con la quale l'attrice ha inteso avvalersi della clausola risolutiva espressa, non avendo l'acquirente corrisposto ... [ Continua ]