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Insufficienza della documentazione prodotta in giudizio e inammissibilità della consulenza tecnica preventiva in materia contabile

La consulenza tecnica preventiva, quale species del più ampio genus di mezzi di prova individuato dall’art. 696 c.p.c., è assoggettata ai presupposti di ammissibilità definiti dalle regole generali di cui agli artt. 61 ss. e 191 ss. c.p.c.. ... [ Continua ]
25 Aprile 2022

Questioni in tema di legittimazione processuale alla prosecuzione del giudizio interrotto per decesso dell’attore

In virtù dell’effetto retroattivo dell’accettazione dell’eredità previsto dall’art. 459 c.c., sussiste la legittimazione processuale degli eredi di un socio di s.r.l. che si siano costituiti, per la prosecuzione del giudizio di responsabilità ... [ Continua ]
25 Aprile 2022

La delibera di bilancio non costituisce ratifica tacita di atti e compensi degli amministratori

La delibera con cui viene approvato il bilancio delle società di capitali, non traducendosi nell’approvazione dei singoli atti gestori, non può configurarsi come ratifica tacita degli atti giuridici posti in essere dagli amministratori, né quale determinazione implicita del compenso degli organi di gestione e controllo [nella specie, parte attrice ha chiesto all’amministratore convenuto in un giudizio di responsabilità il pagamento dei danni derivanti alla società dalla percezione di “rimborsi spese” non giustificati e, tuttavia, risultanti del bilancio di esercizio regolarmente approvato]. [ Continua ]
25 Aprile 2022

Gravi irregolarità nella gestione e domanda (di merito) di revoca dell’amministratore

In presenza dei presupposti delle gravi irregolarità nella gestione della società di cui all’art. 2476, co. 3, c.c., è ammissibile un’autonoma domanda di merito attinente alla revoca dell’amministratore di s.r.l. al fine di evitare il protrarsi di tale inadeguata conduzione dell’ente; non potendo, invece, l’attore richiedere, in mancanza di una specifica previsione normativa, la “sostituzione dell’amministratore con professionista esterno” [nel caso di specie, sono state ritenute “gravi irregolarità” le condotte gestorie consistenti nella indebita destinazione di fondi sociali per somme non irrilevanti e nella grave scorrettezza delle indicazioni contabili]. [ Continua ]
25 Aprile 2022

Business judgment rule e valutazione di ragionevolezza delle scelte gestorie

In tema di responsabilità dell'amministratore di una società di capitali per i danni cagionati alla società amministrata, il principio dell'insindacabilità del merito delle sue scelte di gestione (c.d. “business judgement rule”) trova un limite nella valutazione di ragionevolezza delle stesse, da compiersi ex ante, tenendo conto della mancata adozione delle cautele, delle verifiche e delle informazioni preventive, normalmente richieste per una scelta di quel tipo e della diligenza mostrata nell'apprezzare preventivamente i margini di rischio connessi all'operazione da intraprendere [nel caso di specie, appariva al giudicante palese che l’acquisto di un certo bene, compiuto dall’amministratore, fosse collegato a finalità extrasociali e privo di possibili utilizzi per la società acquirente]. [ Continua ]
25 Aprile 2022

Mancata nomina di custode di quote pignorate ed esercizio del diritto di voto

Nel caso della mancata nomina del custode delle quote di s.r.l. oggetto di pignoramento ai sensi dell’art. 2471-bis c.c., il socio titolare delle quote deve ritenersi investito tacitamente del ruolo di custode e, dunque, legittimato all'esercizio del diritto di voto in assemblea. [ Continua ]
26 Novembre 2017

Questioni in tema di esercizio dell’azione di responsabilità ex art. 2394 c.c. nei confronti di amministratori di s.r.l.

In caso di fallimento della società, l’esercizio dell’azione di responsabilità ex art. 2394 c.c. spetta, a norma dell’art. 146 l.f., in via esclusiva al curatore fallimentare, quale soggetto legittimato a intraprendere, a tutela del ceto creditorio, le azioni “di massa” ... [ Continua ]
5 Settembre 2017

Diritto dell’amministratore alla percezione dell’indennità per cessazione dalla carica convenuta nell’ambito di un “directorship agreement” oggetto di contratto preliminare e mancata stipulazione del contratto definitivo

Il contratto relativo alla disciplina del compenso e dei diritti degli amministratori di una società azionaria in caso di cessazione dell’incarico (c.d. “directorship agreement”) che la società e gli amministratori, tra gli altri, si sono obbligati a concludere ... [ Continua ]