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24 Marzo 2023

Conflitto di interesse degli amministratori di s.r.l. e difetto di rappresentanza

Ai fini dell’applicabilità del rimedio di cui all’art. 2475 ter c.c., dettato in tema di conflitto di interesse degli amministratori di una società a responsabilità limitata, è necessario che: (i) il conflitto di interessi sorga nel momento genetico-negoziale di un determinato atto, quando cioè l’amministratore, in relazione a una specifica operazione, si faccia concretamente portatore di un interesse personale, contrapposto e inconciliabile con quello della società, o comunque idoneo a cagionarle un pregiudizio tale per cui la creazione dell’utile per il primo si ottiene mediante il sacrificio della seconda; (ii) sia riscontrato un pregiudizio all’interesse sociale; (iii) la situazione di conflitto sia conosciuta o conoscibile da parte del terzo, contraente con la società.

In assenza di una partecipazione dolosa del terzo, determinato dall’esigenza di danneggiare la società avvalendosi della limitazione stabilita dall’art. 2475 bis c.c., l’inopponibilità ai terzi delle limitazioni convenzionali ai poteri degli amministratori, ancorché pubblicate, determina come conseguenza il fatto che l’eventuale inosservanza di dette limitazioni non potrà incidere sulla validità e l’efficacia degli atti compiuti, essendo questi inattaccabili e incontestabili nei rapporti con i terzi, ma potrà rilevare unicamente nei rapporti interni per esporre l’amministratore a responsabilità verso la società.

17 Maggio 2022

Accertamento tecnico preventivo ex art. 696 bis c.p.c. per l’accertamento della corretta determinazione del prezzo delle azioni acquistate

Al fine di permettere la concessione di un accertamento tecnico preventivo ai sensi dell’art. 696 bis c.p.c. occorre vagliare la sussistenza del fumus boni iuris. L’istituto disciplinato dalla norma sopracitata ha una funzione deflattiva e di istruzione preventiva. Infatti, per accordare tale misura, si può prescindere dal requisito del  periculum, ma non dal  fumus. La necessaria sussistenza di quest’ultimo è utile al fine di escludere che la misura richiesta sia irrilevante; la ratio è, quindi, quella di scongiurare accertamenti tecnici preventivi meramente esplorativi.

In caso di istanza di accertamenti tecnici preventivi domandati per valutare la corretta determinazione del prezzo delle azioni cedute, il requisito del fumus non sussiste nel caso in cui il prezzo medesimo sia stato liberamente pattuito dalle parti.

19 Aprile 2019

Efficacia del contratto preliminare di cessione di quote

Il contratto preliminare di cessione di quote societarie, se si eccettuano i casi di trascrizione previsti dall’art. 2645-bis c.c., non è opponibile ai terzi acquirenti poiché dal negozio preparatorio scaturisce un rapporto giuridico che ha effetto solo tra i soggetti contraenti. Pertanto, dopo che le quote oggetto del preliminare siano state cedute a terzi, la domanda di esecuzione in forma specifica dell’obbligo di concludere il contratto definitivo non può trovare accoglimento, salve in ogni caso le conseguenze sotto il profilo risarcitorio connesse alla eventuale violazione degli obblighi scaturenti dal vincolo pre–negoziale.

28 Marzo 2018

Decreto ingiuntivo e promessa di pagamento. Competenza territoriale in materia di titoli di credito. La sanatoria del difetto di procura nel giudizio di opposizione. Decadenza del beneficio del termine

Nella richiesta di decreto ingiuntivo, in forza di titolo di credito scaduto, è implicita la proposizione anche dell’azione causale derivante da rapporto sottostante, mediante utilizzazione del titolo medesimo quale promessa di pagamento ex art. 1988 c.c.

Il luogo di emissione dei titoli cambiari rileva ai fini della determinazione del foro ex art. 20 c.p.c. [ LEGGI TUTTO ]

25 Luglio 2017

Simulazione di atto di cessione di quota sociale

Nella simulazione la cd. controdichiarazione costituisce scrittura idonea a dimostrare la parte dissimulata dell’accordo tra le parti in quanto non costituendo un atto di riconoscimento o di accertamento scritto, avente carattere negoziale, non [ LEGGI TUTTO ]

Codice RG 20167 2015
23 Febbraio 2016

Cancellazione della società: impossibilità sopravvenuta del contratto preliminare di cessione di quote

La intervenuta estinzione della società determina lo scioglimento, per impossibilità sopravvenuta, del contratto preliminare anteriormente stipulato di compravendita delle partecipazioni della stessa società, rendendo beni non più commerciabili le relative quote di partecipazione.

22 Febbraio 2016

Cessione di partecipazione sociali disciplinata da due atti contemporanei. Prevalenza della scrittura privata autenticata dal notaio.

Nel caso in cui la cessione della partecipazione sociale sia disciplinata da due scritture contemporanee, deve ritenersi che la regolamentazione definitiva dei rapporti negoziali tra le parti trovi la propria sede nella scrittura privata autentica dal notaio poiché soltanto questa può  [ LEGGI TUTTO ]

25 Novembre 2015

CESSIONE DELLE PARTECIPAZIONI SOCIALI E I TIPI DI GARANZIE ASSUNTE DAL CEDENTE

Le clausole inserite dalle parti in un contratto di compravendita di partecipazioni sociali, con le quali si garantisce una certa consistenza del patrimonio sociale della società ovvero ci si assume la responsabilità circa le sopravvenienze e sopravvivenze passive, costituiscono patti accessori al contratto di cessione e, come tali, riguardano esclusivamente le parti di quel negozio; ne deriva [ LEGGI TUTTO ]