Art. 12 bis l.d.a.
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Sfruttamento economico da parte del datore di lavoro del software sviluppato dal dipendente
La ratio dell’art. 12 bis l.d.a. è quella di riservare al datore di lavoro il diritto di utilizzazione economica (ovviamente fatta salva la paternità) del prodotto dell’ingegno del proprio lavoratore, laddove quest’ultimo sia stato assunto proprio a tale fine. Se il dipendente, al di fuori della riserva prevista dall’art. 12 bis nel caso in cui il prodotto dell’ingegno sia direttamente funzionale alla sua stessa assunzione, mette a disposizione, gratuitamente, la propria invenzione al datore di lavoro, viene meno qualsiasi tipo di illecito. Ciò in virtù del consenso dell’avente diritto su una situazione giuridica disponibile, per tale motivo contrasterebbe con il canone di buona fede contrattuale pretendere successivamente, ed ex post, un risarcimento o un compenso per ciò che era stato liberamente messo a disposizione.
Programma per elaboratore e conferma del provvedimento di descrizione reso inaudita altera parte
Opera dell’ingegno creata dall’ex dipendente, responsabilità contrattuale per mancato pagamento del corrispettivo e preminenza del diritto di difesa sulle privative industriali
La norma speciale di cui all’art. 12 bis l.d.a. esprime il principio generale secondo il quale l’imprenditore acquista i risultati del lavoro del dipendente – nell’esecuzione delle sue mansioni o su istruzioni impartite- senza alcun atto di trasferimento, quale effetto derogabile del contratto. I software rielaborati nel corso del rapporto di lavoro sono automaticamente trasferiti nella titolarità del datore di lavoro, senza [ LEGGI TUTTO ]
Violazione di diritti d’autore su programmi per elaboratore e misura cautelare della descrizione
Nel caso di violazione di diritti d’autore sui programmi per elaboratore svolta da aziende che duplicano e usano i programmi internamente senza acquisire regolare licenza, non v’è altro modo per il titolare dei diritti di provare in maniera certa la violazione, se non [ LEGGI TUTTO ]
Il diritto d’autore nell’ambito di un contratto di lavoro autonomo
In analogia con gli artt. 12 bis e ter della l.d.a., che prevedono che l’opera realizzata dal lavoratore dipendente, nell’esercizio delle sue mansioni, appartenga al datore di lavoro, si può ricavare il principio generale per cui [ LEGGI TUTTO ]
Sfruttamento economico dell’opera del collaboratore
In applicazione analogica degli artt. 12 bis e ter l.d.a., è configurabile un principio generale anche in materia di contratto di lavoro autonomo [ LEGGI TUTTO ]
Illecita utilizzazione di software e quantificazione in ottica deterrente del danno non patrimoniale
Perché l’utilizzazione dei software programmi per elaboratore possa dirsi lecita ex artt. 12 e 12 bis LdA, gli stessi necessitano di una licenza concessa dai titolari, secondo il principio generale per cui una singola licenza autorizza all’uso di un singolo programma per elaboratore. E’ pertanto responsabile della contraffazione e violazione dei diritti esclusivi sui software in titolarità dei legittimi produttori di programmi, ai sensi degli artt. 1 e 64 bis LdA, colui che utilizza senza alcuna licenza programmi installati sui propri pc. [ LEGGI TUTTO ]
Tutela delle opere del disegno industriale e valore artistico
Il valore artistico previsto dall’art. 2, co. 1, n. 10 l.d.a. come requisito per la tutela delle opere del disegno industriale colloca la soglia di tale tutela a un livello più elevato rispetto a quelle richiesto per la registrazione del disegno o del modello e deve essere rilevato nella maniera più oggettiva possibile, mediante la percezione che di una determinata opera del design possa essersi consolidata nella collettività ed in particolare [ LEGGI TUTTO ]
Diritto d’autore ed elaborazione creativa di opera architettonica. Conseguenze della violazione del diritto morale
Costituiscono violazione dei diritti garantiti dall’art. 4 l.d.a. all’autore dell’opera (anche architettonica) tanto la contraffazione – nella quale deve intendersi inclusa la riproduzione dei tratti essenziali dell’opera in quella successiva, anche in presenza di differenze di dettaglio –, quanto l’elaborazione creativa della stessa. [ LEGGI TUTTO ]
Opere dell’ingegno e titolarità in capo al datore di lavoro dei diritti patrimoniali e morali d’autore
Il diritto patrimoniale d’autore può ben competere anche a una persona giuridica. Se è vero che il titolo di acquisto – a titolo originario – del diritto d’autore, ossia la creazione dell’opera dell’ingegno presuppone normalmente una persona fisica, si deve ritenere che, pur in assenza di una norma generale regolatrice, il datore di lavoro acquisti in via automatica, salvo patto contrario, il diritto esclusivo di utilizzazione economica di qualsiasi opera dell’ingegno creata dal lavoratore dipendente nell’espletamento delle proprie mansioni, essendo questa espressione di un principio generale del nostro ordinamento (art. 64 c.p.i.). [ LEGGI TUTTO ]