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21 Dicembre 2016

L’errata contabilizzazione delle fatture da emettere rivela una condotta di mala gestio dell’amministratore

In virtù dei principi contabili OIC, la voce di bilancio “fatture da emettere” può essere riferita solo a ricavi da conseguire nell’esercizio successivo come risultato di prestazioni o servizi erogati e non ancora pagati. Non è invece ammissibile che sia utilizzata per appostare somme [ LEGGI TUTTO ]

29 Marzo 2016

Compensi degli amministratori di srl. Rinuncia tacita.

Non esiste un compenso minimo, tanto è vero che gli amministratori possono accettare di essere retribuiti in modo oggettivamente inadeguato al lavoro svolto, anche se, in tali ipotesi, vi deve essere il loro consenso, ancorché tacito. [ LEGGI TUTTO ]

24 Febbraio 2016

Restituzione dei prelievi effettuati senza causa dall’amministratore unico di s.r.l. in fallimento

Sono da ritenersi privi di causa i prelievi effettuati dall’amministratore unico, nonché socio di (larga) maggioranza, a titolo di asserita remunerazione per la propria attività gestoria, se la loro attribuzione, benché genericamente prevista [ LEGGI TUTTO ]

14 Ottobre 2015

Presunzione di gratuità dell’attività gestoria ed emissione di effetti cambiari da parte dell’amministratore di s.r.l. senza alcuna giustificazione contabile

L’attribuzione di poteri all’organo amministrativo è strettamente funzionale al perseguimento delle finalità sociali e lo stesso è tenuto a giustificare compiutamente (attraverso la regolare tenuta delle scritture contabili) tutte quante le operazioni poste in essere. In tal senso, l’emissione [ LEGGI TUTTO ]

22 Maggio 2014

Revoca cautelare dell’amministratore di s.r.l.

Il presupposto della revoca cautelare, vale a dire l’esistenza di gravi irregolarità potenzialmente dannose per la società, è senz’altro integrato dalla gestione, da parte dell’amministratore, del principale affare della società in conflitto d’interessi non dichiarato.

5 Novembre 2013

Bene venduto dalla società all’amministratore di srl e rappresentanza generale

Qualora una srl abbia venduto al proprio amministratore una autovettura, dovrà allegare eventuali limitazioni relative alla assunta carenza di poteri, tenendo presente la norma di cui all’art. 2475 bis c.c. che richiede la prova del dolo del terzo.

1 Ottobre 2013

Azione di responsabilità ex art 146 l.fall.: onere probatorio

L’azione di responsabilità ex art. 146 l.fall. presuppone il concorso di due indefettibili condizioni: 1) la violazione dell’obbligo di adempiere, con la necessaria diligenza, gli obblighi imposti dalla legge e dell’atto costitutivo a tutela della compagine sociale e dei creditori sociali; 2) l’esistenza di un danno causalmente imputabile al comportamento negligente posto in essere dagli amministratori. Orbene, in applicazione degli ordinari canoni probatori che sovraintendono il processo civile, appare incontrovertibile che graverà sull’istante l’onere di dimostrare la sussistenza di siffatti presupposti. Più precisamente graverà sulla curatela l’onere di provare, giusta il disposto dell’art. 2697 c.c., sia la violazione dei doveri e degli obblighi di derivazione pattizia o legale legati alla assunzione dell’incarico da parte dell’amministratore sia l’esistenza di precipue voci di danno eziologicamente riconducibili alla inosservanza dei suddetti obblighi e doveri.
Potendosi configurare un’inversione dell’onere della prova solo quando l’assoluta mancanza ovvero l’irregolare tenuta delle scritture contabili rendano impossibile al curatore fornire la prova del predetto nesso di causalità (cfr. Cass. n. 7606/11). [Nel caso di specie dalla stessa relazione del consulente della curatela si evince l’insussistenza di tale ipotesi posto che risulta che la società ha tenuto i libri contabili fino alla data in cui è cessata ogni attività e l’esame della documentazione fornita alla curatela si è rivelato idonea alla ricostruzione della gestione degli affari e del movimento degli affari della società, il che basta ad escludere la possibilità di ricorrere al criterio residuale della differenza attivo-passivo, con la conseguente necessità di provare il danno]