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Opere collettive e risarcimento del danno autorale

I diritti di utilizzazione economica dell’opera collettiva in sé di cui agli art. 12 e segg. l.d.a. (compreso quindi il diritto di elaborazione dell’opera originaria, di cui agli art. 18 e 4 l.d.a.) spettano, salvo patto contrario, all’editore, mentre il diritto morale d’autore sulla stessa spetta a chi ha diretto e organizzato l’opera (che può ovviamente essere anche soggetto diverso dall’editore e, ai sensi dell’art.11 l.d.a., può essere anche un ente privato che non persegue scopi di lucro) e tutti i diritti, morale e di utilizzazione economica in altra forma (cioè in forma diversa dalla riproduzione o dalla elaborazione dell’originaria opera collettiva), dei singoli contributi, raccolti nell’opera collettiva, spettano agli autori degli stessi.

23 Gennaio 2019

Presupposti per la revoca cautelare di amministratore operante all’estero per conto di società dotata di un sistema di amministrazione disgiuntiva

Va accolto il ricorso cautelare volto ad ottenere la revoca di un amministratore operante all’estero ai sensi dell’art. 2476 c.c., quando la condotta gestoria censurata – allo stato e nei limiti della valutazione sommaria propria della sede monitoria – risulta connotata da una complessiva opacità sia quanto alla gestione dei fondi sociali per spese riferibili ad esigenze di vita dello stesso amministratore all’estero e rispetto alla cui specifica inerenza all’interesse sociale non viene fornita idonea dimostrazione, sia quanto alle modalità di conduzione “solitaria” dei rapporti con i committenti esteri, atteso che, in presenza di un sistema di amministrazione disgiuntiva, è quantomeno richiesto un flusso di informazioni tempestive a favore del co-amministratore tramite l’avvio di procedure di consultazione o rendiconti amministrativi e contabili.

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21 Gennaio 2019

Responsabilità di amministratori di s.r.l. per mancata opposizione a decreto ingiuntivo

Gli amministratori di una società a responsabilità limitata a cui carico siano stati emanati decreti ingiuntivi non sono responsabili dell’eventuale danno derivante dalla mancata proposizione di opposizione giudiziale a tali decreti e/o dell’esperimento di ipotetiche iniziative transattive in relazione ai crediti sottostanti, laddove risulti che i crediti il cui pagamento sia stato ingiunto siano almeno in parte sussistenti [ LEGGI TUTTO ]

21 Gennaio 2019

Congruità del compenso dell’amministratore e divieto di concorrenza al socio uscente

La delibera che determina il compenso dell’amministratore è legittima se il compenso, pur generoso, è in conformità alla precedente prassi della società.

In assenza di espresso divieto nello statuto o nell’atto di cessione, [ LEGGI TUTTO ]

21 Gennaio 2019

Sulla nomina del liquidatore da parte del Presidente del Tribunale ex art. 2275 c.c.

A fronte dello stato di liquidazione di una società di persone, inattiva da molti anni, e dell’estraneità di entrambi i soci rispetto alla stessa – situazione questa assimilabile all’ipotesi di scioglimento ex art. 2272, primo comma, n. 2, c.c. –, ricorrono i presupposti per la nomina da parte del Presidente del Tribunale del liquidatore ai sensi dell’art. 2275 c.c., anche considerate le disposizioni del DPR n.247/2004 in tema di cancellazione d’ufficio dal Registro delle Imprese delle società di persone per le quali risulti il mancato compimento di atti di gestione per tre anni consecutivi,

19 Gennaio 2019

Revoca degli amministratori ex art. 2409 c.c. e nomina di amministratore giudiziario

Il decreto di revoca degli amministratori ex art. 2409 c.c. e nomina di amministratore giudiziario, benché oggetto di reclamo in Corte d’Appello, deve ritenersi immediatamente efficace anche in assenza di un’espressa declaratoria in tal senso ex art. 741 c.p.c., deponendo in tal senso la previsione dell’art. 92, co. 1, delle disposizioni di attuazione del Codice civile (secondo cui il decreto che nomina amministratore giudiziario priva l’imprenditore, dalla sua data, dell’amministrazione della società) e dell’art. 103, co. 1, delle medesime disposizioni di attuazione (che prevede l’immediata comunicazione all’ufficio del registro delle imprese da parte del cancelliere del provvedimento del tribunale reso ai sensi dell’art. 2409 c.c.), giacché tali disposizioni, speciali rispetto all’articolo 741 c.p.c., appaiono dirette a stabilire – in conformità, del resto, alla natura cautelare del provvedimento di revoca – l’immediata efficacia dei provvedimenti di nomina di amministratore giudiziario di società.

19 Gennaio 2019

Cancellazione d’ufficio ex art. 2490, ultimo comma, c.c.

L’art. 2490, ultimo comma, c.c., in base al quale la società di capitali in liquidazione che non abbia depositato per tre anni consecutivi i bilanci della fase liquidatoria “è cancellata d’ufficio dal registro delle imprese”, non ha carattere sanzionatorio. La diposizione si limita a introdurre una presunzione di compimento dell’attività liquidatoria – e, quindi, di necessità di cancellazione dell’ente con conseguente sua estinzione – nel caso di carenza dei relativi adempimenti tipici rappresentati dal deposito dei bilanci annuali.

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17 Gennaio 2019

Danni patrimoniali e morali per violazione del diritto d’autore

Il concetto giuridico di creatività di cui all’art. 1 della legge 633/1941 fa riferimento alla personale ed individuale espressione da parte dell’autore e non significa né originalità assoluta, né tanto meno novità oggettiva, essendo quest’ultima un concetto proprio delle invenzioni industriali protette.

Accertata la violazione del diritto di autore, il risarcimento del danno, disciplinato dall’art.158 L.d.a., deve essere liquidato secondo le disposizioni di cui agli artt.1223, 1226 e 1227 c.c., e sono dovuti anche i danni non patrimoniali ai sensi dell’art.2059 c.c. Il danno morale effettivo e risarcibile da lesione del diritto morale di autore può quindi ravvisarsi e sussistere quando l’appropriazione e/o l’utilizzazione dell’opera in altre forme, per le sue modalità, comporti detrimento della sfera personale-interiore del soggetto, e arrechi nocumento al patrimonio morale del creatore dell’opera.

17 Gennaio 2019

Design comunitario e carenza di giurisdizione del giudice italiano alla luce della pronuncia della Corte di Giustizia

Il principio di libertà di concorrenza e iniziativa economica tollera restrizioni solo per l’esistenza di privative brevettuali (limitate nel tempo) o per ragioni concorrenziali (tendenzialmente perpetue) ma in tal caso attinenti solo a modalità sleali di svolgimento. Scaduta la privativa brevettuale su un determinato oggetto, tutte le caratteristiche di utilità di esso divengono liberamente utilizzabili e non solo alcune mentre restano [ LEGGI TUTTO ]