I canoni ermeneutici nell’interpretazione delle clausole contrattuali
Per senso letterale delle parole va intesa tutta la formulazione letterale della dichiarazione negoziale, in ogni sua parte ed in ogni parola che la compone, e non già in una parte soltanto dovendo il giudice collegare e raffrontare tra loro frasi e parole al fine di chiarirne il significato, la sussistenza di elementi letterali tra loro non coerenti contenuti addirittura nella stessa clausola contrattuale determina la necessità di ricostruire la volontà delle contraenti non solo sulla base del dato testuale ma anche per mezzo dei vari canoni ermeneutici di cui agli artt. 1362 e ss. c.c.
Rilievo del comportamento delle parti posteriore alla conclusione di un contratto di cessione d’azienda
In tema di interpretazione del contratto, il giudice di merito, nel rispetto degli artt. 1362 e 1363 c.c., per individuare quale sia stata la comune intenzione delle parti, deve preliminarmente procedere all’interpretazione letterale dell’atto negoziale e, cioè, delle singole clausole significative, nonché delle une per mezzo delle altre, dando contezza in motivazione del risultato di tale indagine. Solo qualora dimostri, con [ LEGGI TUTTO ]
Contratto preliminare di compravendita di partecipazioni di Srl e interpretazione della clausola sul recesso. Sequestro giudiziario di quote e fumus di fondatezza.
La domanda cautelare di sequestro giudiziario di quote ex art. 670 c.p.c., svolta dalla parte promissaria acquirente a salvaguardia del diritto all’esecuzione [ LEGGI TUTTO ]
Interpretazione secondo buona fede di un contratto di transazione
Costituiscono principi consolidati nella giurisprudenza anche di legittimità che l’oggetto della transazione va identificato in relazione non alle espressioni letterali usate dalle parti, bensì all’oggettiva situazione di contrasto che le parti [ LEGGI TUTTO ]
Contratto preliminare di cessione di quote di s.r.l. e successivo atto definitivo: interpretazione secondo la comune intenzione delle parti
Con riferimento alle fattispecie di cessione di partecipazioni sociali, rispetto alla quale vige un principio di libertà di forma del negozio e la forma scritta è richiesta solo a fini dell’opponibilità della cessione, l’omessa riproduzione nel contratto definitivo di una clausola presente nel contratto preliminare non comporta [ LEGGI TUTTO ]
Interpretazione del contratto e volontà delle parti
Nel susseguirsi di contratti e rapporti di carattere obbligatorio e preliminare, i contratti definitivi poi conclusi tra le medesime parti vanno interpretati valutando la volontà delle parti di abrogare implicitamente tutte o anche alcune solo delle clausole del contratto precedente, secondo i canoni [ LEGGI TUTTO ]
Elementi necessari per la configurabilità di un contratto tra due società e differenza con la cd. minuta o puntuazione
Decadenza dal beneficio del termine e diritto del creditore di esigere immediatamente la prestazione
La clausola di decadenza dal beneficio del termine, contenuta in un contratto di contestuale cessione di azioni e di credito, troverà applicazione limitatamente al mancato pagamento del prezzo di vendita delle azioni ovvero del prezzo di cessione del credito, se – dall’interpretazione del contratto – risulti che l’intenzione delle parti era nel senso di disciplinare in maniera separata le due obbligazioni, prevedendo [ LEGGI TUTTO ]
Principio di esaurimento e azione di contraffazione in caso di vendita non autorizzata di giacenze allo scadere del contratto di licenza
Nel contratto di licenza di beni della proprietà intellettuale o industriale, le parti possono prevedere una pattuizione sulle modalità di smaltimento delle giacenze di magazzino di res prodotte dal licenziatario in costanza di rapporto ma rimaste invendute [ LEGGI TUTTO ]