Legittimazione attiva e passiva nel giudizio ex art. 2598 cc e azione residuale ex art. 2043 cc
Presupposto per l’applicazione dell’art. 2598 cc (e , di conseguenza, del connesso regime probatorio più vantaggioso dato dall’applicazione della presunzione di colpevolezza di cui all’art 2600 ultimo comma) è l’esistenza di un “rapporto di concorrenzialità” fra l’autore e la vittima dell’illecito. Ai fini della sussistenza della condotta anticoncorrenziale è necessario che sia il soggetto attivo sia quello passivo delle condotte censurate siano imprenditori, talché la legittimazione attiva e passiva nel relativo giudizio ex art. 2598 è riconosciuta solo a chi possiede tale qualità.
Il soggetto non imprenditore può comunque esser chiamato a rispondere dei danni conseguenti a comportamenti anticoncorrenziali a svantaggio dell’imprenditore, ma solo qualora tali condotte integrino un illecito ex art 2043, con la conseguenza che il regime di responsabilità applicabile a tali ipotesi è quello ordinario.
Nullità di un modello di utilità per carenza di sufficiente descrizione ed esclusione di profili di concorrenza sleale per mancanza del rapporto di concorrenza
Ai sensi dell’art. 86, comma 1, c.p.i. “le disposizioni della sezione IV sulle invenzioni industriali, oltre che a tali invenzioni spiegano effetto anche nella materia dei modelli di utilità in quanto applicabili”, con la conseguenza che in materia di nullità dei brevetti per modelli di utilità avrà rilevo l’art. 76, comma 1, c.p.i. ai sensi del quale il brevetto è nullo: a) se l’invenzione non è brevettabile ai sensi [ LEGGI TUTTO ]
Concorrenza sleale dell’imprenditore “in fieri”
Poiché l’illecito concorrenza sleale, si qualifica come illecito di pericolo, che non si perfeziona necessariamente nella produzione di un pregiudizio effettivo al patrimonio del soggetto passivo ma con la sola potenzialità di un simile pregiudizio, ne consegue che [ LEGGI TUTTO ]
Indebito utilizzo del marchio altrui da parte di un’associazione dilettantistica e concorrenza sleale
Per un associazione dilettantistica può affermarsi sia il rapporto di concorrenza, sia la qualifica imprenditoriale in capo alla stessa, potendo rivestire [ LEGGI TUTTO ]
Contraffazione di brevetto, vendita di prodotti contraffatti e concorrenza sleale
La vendita di un prodotto contraffatto non solo giustifica la legittimazione passiva in giudizio del venditore, ma integra, almeno in via presuntiva, [ LEGGI TUTTO ]
Certificazioni di biodegrabilità e concorrenza sleale
E’ legittimata ad agire attivamente in giudizio per i propri membri ai sensi dell’art. 2601 c.c. l’associazione che raggruppi un numero consistente di società facenti parte del settore e fra queste alcune notoriamente di grande importanza, per contrastare una condotta [ LEGGI TUTTO ]
Presupposto soggettivo del rapporto di concorrenza e concorrenza dell’ex dipendente
In tema di concorrenza sleale per sottrazione di clientela, non è escluso il presupposto soggettivo del rapporto di concorrenza quando l’atto lesivo del diritto del concorrente venga compiuto da un soggetto il quale, [ LEGGI TUTTO ]
Concorrenza sleale: rapporto di concorrenza e violazione dell’obbligo di fedeltà del dipendente
Sussiste il rapporto di concorrenza tra due imprenditori, quando vi è contemporaneo esercizio di una medesima attività industriale o commerciale in un medesimo ambito territoriale, anche se solo potenzialmente comune. La comunanza di clientela [ LEGGI TUTTO ]