Sequestro conservativo di beni nei confronti del terzo acquirente dei beni del debitore e interposizione fittizia di persona. Rilevanza nel processo civile delle risultanze emerse nel procedimento penale
Secondo una interpretazione estensiva dell’art. 2905 c.c., che valorizza la finalità di tutela sostanziale sottesa alla norma, diretta ad assicurare la fruttuosità di una successiva esecuzione forzata e ad impedire la fraudolenta dispersione dei beni oggetto degli atti in contestazione, anche l’azione di simulazione, come azione di inefficacia, rientra al pari della revocatoria nel campo di applicazione dell’art. 2905 comma 2 c.c. e consente al creditore di proporre istanza di sequestro conservativo sui beni oggetto dell’atto che si assume essere simulato. [ LEGGI TUTTO ]
Presupposti per l’emissione di ordine di pagamento immediato ex art. 186 bis c.p.c. in caso di risoluzione di contratto di cessione di quote
Verificatasi la risoluzione di un contratto di cessione di quote (in ispecie, per effetto dell’avveramento di una condizione risolutiva), gli effetti restitutori e il sorgere delle relative contrapposte obbligazioni si producono automaticamente in base al principio consensualistico che regola il trasferimento della proprietà. [ LEGGI TUTTO ]
Cambiali “in garanzia” e obblighi cartolari nelle cessioni di aziende
L’emittente del vaglia cambiario, quand’anche il titolo sia stato dichiaratamente emesso a scopo di garanzia, è sempre e comunque cartolarmente obbligato in via diretta nei confronti del prenditore o del giratario, assumendo un’obbligazione cambiaria in virtù della quale non si limita a garantire l’adempimento altrui ma promette il fatto proprio; con l’effetto di risultare tenuto all’obbligo cartolare persino se l’obbligazione garantita non sussistesse. [ LEGGI TUTTO ]
Cancellazione di società e diritto al pagamento del corrispettivo di cessione di azienda tramite accollo di debiti
Se l’esistenza dell’ente collettivo e l’autonomia patrimoniale che lo contraddistingue impediscono, pendente societate, di riferire ai soci la titolarità dei beni e dei diritti unificati dalla destinazione impressa loro dal vincolo societario, è ragionevole ipotizzare che, venuto meno tale vincolo, la titolarità dei beni e dei diritti residui o sopravvenuti torni ad essere direttamente imputabile a coloro che della società costituivano il sostrato personale. Il fatto che sia mancata la liquidazione di quei beni o di quei diritti, [ LEGGI TUTTO ]
Revoca di donazione di quote di S.r.l.
La presenza di atti offensivi o gravemente ingiuriosi rileva come causa di revoca della donazione di quote di S.r.l. ai sensi dell’art. 801 c.c. nel caso in cui l’offesa colpisca la sfera morale o spirituale del donante in maniera diretta ed esplicita ed esprima un senso di ingratitudine da parte del donatario tale da rendere oggettivamente grave e potenzialmente lesivo il contenuto della stessa nei confronti del donante. L’onere della prova circa la ricorrenza del comportamento gravemente ingiurioso, della sua consistenza oggettiva e soggettiva, grava, secondo le regole generali, su colui che agisce in revocazione.
L’azione di ripetizione dell’indebito per somme versate a titolo di acconto nella fase di negoziazione in assenza di un accordo finale
Per l’azione di ripetizione di indebito è passivamente legittimato solo il soggetto che ha ricevuto la somma che si assume non dovuta.
L’attore che propone la domanda di ripetizione dell’indebito ha l’onere di provare [ LEGGI TUTTO ]
L’inadempimento dell’acquirente in un contratto traslativo con riservato dominio non comporta la risoluzione del contratto
La conseguenza dell’inadempimento dell’acquirente in un contratto traslativo con riservato dominio, in particolare quando la parte di prezzo non pagata non superi l’ottavo del totale, non è né lo scioglimento automatico del contratto (nonostante ogni eventuale patto o clausola risolutiva contraria) né la risoluzione per inadempimento del contratto stesso, bensì più semplicemente il mantenimento della proprietà in capo all’alienante e il diritto di quest’ultima di pretendere dall’acquirente il saldo del prezzo (art. 1525 c.c.).
Trasferimento fiduciario di quote di s.r.l. e legittimità del sequestro giudiziario delle stesse in seguito al venir meno degli obblighi fiduciari
Lo schema del negozio fiduciario si realizza mediante il collegamento di due negozi, parimenti voluti, l’uno di carattere esterno, efficace verso i terzi, e l’altro, “inter partes” ed obbligatorio, diretto a modificare il risultato finale del primo. L’intestazione fiduciaria di quote di partecipazione societaria integra gli estremi dell’interposizione reale di persona, per effetto della quale [ LEGGI TUTTO ]
Rapporti tra l’oggetto del contratto di cessione di partecipazioni sociali e di crediti verso la società, andamento economico dell’attività di impresa e clausole di garanzia (o presupposizione)
Va rigettata l’eccezione d’inammissibilità del ricorso per difetto di interesse ad agire in capo alla curatela che, pur essendo già in possesso di un valido titolo stragiudiziale ex art. 474, n. 3, c.p.c, ha richiesto ed ottenuto un secondo titolo esecutivo.
Infatti, l’ordinamento riconosce al creditore, che pure ha la possibilità di porre in esecuzione un atto pubblico o una scrittura privata autenticata, la facoltà di procurarsi un decreto ingiuntivo munito di provvisoria esecutività, [ LEGGI TUTTO ]
Compravendita di partecipazioni: opponibilità al venditore dell’accordo tra acquirente e contraente nominato
L’accordo interno tra il promissario acquirente di partecipazioni sociali e il soggetto dallo stesso nominato ex art. 1401 c.c. quale parte che deve acquistare i diritti nascenti dal contratto non è opponibile al promissario venditore. Pertanto se in un simile accordo è stabilito che il promissario acquirente, anche a seguito della nomina del contraente, conservi [ LEGGI TUTTO ]