Diritto di libero accesso alle cooperative o solo risarcimento del danno ingiusto
L’illegittimità dell’esclusione dalla qualità di socio della cooperativa trova fondamento nella mancata osservanza dell’obbligo di motivazione ex art.2528 c.c. Il diritto di libero accesso alle cooperative ex art.2524 c.c è garantito salvo il caso in cui il medesimo statuto della cooperativa vada a prevedere la necessità della sussistenza di determinati requisiti, ai fini dell’acquisizione dello status di socio.
Ai fini di una richiesta risarcitoria del danno ingiusto (patrimoniale e non patrimoniale) è necessario l’accertamento del rapporto causale intercorrente tra l’esclusione dalla qualità di socio e il prodursi del danno ingiusto. Dunque, ove l’acquisizione dello status di socio, stante la posizione giuridicamente rilevante e riconosciuta, sia subordinata al possesso di determinati requisiti previsti dallo statuto la sua negazione non va a costituire un violazione degli articoli richiamati.
Domanda di annullamento dell’atto esecutivo di una delibera assembleare
Non può essere accolta la domanda di annullamento di una delibera dell’organo amministrativo dal momento che l’attore, a giudizio del tribunale, avrebbe dovuto impugnare anzitutto la delibera assunta dall’Assemblea Generale Ordinaria dei delegati dei soci di una cooperativa e non (unicamente) la delibera del consiglio di amministrazione, dal momento che quest’ultima è un atto meramente esecutivo della decisione assembleare già pienamente formata.
Nullità della convocazione dell’assemblea ordinaria formulata da un terzo e della conseguente delibera
La convocazione dell’assemblea dei soci, il relativo verbale e la deliberazione ivi contenuta non possono essere in alcun modo imputati alla società ove formati e provenienti da un terzo estraneo, non facente parte della compagine sociale, e sono pertanto assolutamente nulli, e la relativa iscrizione nel Registro delle Imprese del suddetto verbale non sana detta nullità. [ LEGGI TUTTO ]
Nullità dell’avviso di convocazione dell’assemblea dei soci per decorso dei termini di legge
Ai fini della valida convocazione dell’assemblea dei soci, non è di per sé idoneo l’avviso che – tramite raccomandata o altro mezzo ad essa equipollente – pervenga al socio ove sia decorso il termine di cui all’articolo 2479-bis, secondo comma del codice civile. La norma, in proposito dispone che, in mancanza di diversa previsione dell’atto costitutivo, la convocazione [ LEGGI TUTTO ]