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Art. 40 c.p.c.
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Il carattere rituale di un lodo statutariamente definito “irrituale”

Qualora davanti al medesimo ufficio giudiziario pendano più cause connesse per pregiudizialità, il giudice della causa pregiudicata non può sospenderla ex art. 295 c.p.c., ma deve rimetterla al presidente del tribunale ai sensi dell’art. 274 c.p.c., perché questi valuti l’opportunità di assegnarla al giudice della causa pregiudicante, a nulla rilevando che i due giudizi siano soggetti a riti diversi, soccorrendo, in tal caso, la regola dettata dall’art. 40 c.p.c.

In caso di domanda di nullità del lodo, la qualificazione dell’arbitrato come rituale o irrituale costituisce un fatto impeditivo, modificativo o estintivo del diritto tutelato, non potendo quindi qualificarsi come domanda o eccezione “nuova”, in quanto non si tratta di questione attinente alla competenza ma di una questione preliminare di merito.

Ai fini della qualificazione di un lodo come rituale o irrituale, nel caso in cui procedimento seguito sia del tutto assimilabile ad un giudizio contenzioso, (e cioè nell’ipotesi in cui, ad esempio, l’arbitro autorizzi lo scambio di memorie e di repliche, nomini un ctu, fissi l’udienza di precisazione delle conclusioni, disattenda un’eccezione di prescrizione e rigetti una domanda riconvenzionale), il lodo deve essere considerato rituale a prescindere da qualsiasi indicazione contenuta nello statuto sociale.

3 Novembre 2017

Azione di responsabilità contro amministratori e sindaci promossa da una procedura concorsuale: questioni preliminari e di merito

Il giudizio di accertamento di una condotta gestoria non corretta da parte degli amministratori di una società e di una violazione dei doveri di controllo spettanti ai sindaci non dà luogo ad una fattispecie di vero e proprio litisconsorzio necessario sostanziale, ma sussiste un rapporto di “dipendenza” [ LEGGI TUTTO ]

30 Settembre 2017

Quale giudice per impugnare l’esclusione del socio lavoratore di una cooperativa?

Quando l’esclusione dalla società cooperativa del socio lavoratore sia conseguenza diretta ed immediata del licenziamento, scaturito dall’inadempimento degli obblighi derivanti dal contratto di lavoro subordinato, l’eventuale contenzioso [ LEGGI TUTTO ]

24 Maggio 2016

Rito speciale del lavoro e connessione tra cause inerenti a rapporto mutualistico e cause di lavoro

La locuzione «ragioni di connessione» di cui all’art. 3, co. 3, d. lgs. n. 168/2003 deve essere interpretata nel senso che il regime della connessione, ove riferibile al cumulo di cause relative al rapporto mutualistico e al rapporto lavorativo, comporta il radicamento della competenza per le cause connesse dinanzi al giudice del lavoro.  [ LEGGI TUTTO ]

Nullità di brevetti in ambito farmaceutico e connessione tra cause

Ove venga dichiarata la nullità del brevetto ed in altra sede ritenuta la contraffazione, considerata l’efficacia “ultra litem” della sentenza che dichiara in via diretta la nullità del brevetto (la quale vincola anche i rapporti condizionati o dipendenti da essa, nonché i terzi estranei alla controversia in cui è pronunciata) ciò può dar luogo esclusivamente ad un contrasto tra gli effetti pratici delle due pronunce [ LEGGI TUTTO ]

23 Ottobre 2013

Esclusione del socio di cooperativa edilizia per morosità e competenza del Tribunale delle imprese

È legittima la delibera di esclusione del socio di cooperativa edilizia il quale, una volta assegnatario di unità abitativa, non corrisponda il canone mensile previsto dallo statuto sociale.

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16 Luglio 2013

Cause connesse di impugnazione della delibera del cda di esclusione del socio lavoratore di cooperativa e di impugnazione del licenziamento: attribuzione funzionale al giudice del lavoro

Qualora il socio lavoratore di cooperativa promuova due giudizi, l’uno per impugnazione della deliberazione con cui il consiglio di amministrazione della società ne ha deliberato l’esclusione da socio e l’altro per impugnazione del licenziamento intimatogli dalla medesima società in forza di detta esclusione, tali giudizi, tra loro connessi ex art. 34 c.p.c., debbono [ LEGGI TUTTO ]