Competenza della sezione specializzata, esclusione del socio moroso e occupazione sine titulo dell’immobile sociale
Secondo quanto disposto dall’art. 3, comma 3, d. lgs. 168/2003, la competenza della sezione specializzata in materia di impresa sussiste anche quando la controversia, pur non rientrando nelle ipotesi previste dai primi due commi del suddetto articolo, presenta profili di connessione oggettiva propria con i procedimenti previsti dall’art. 3, commi 1 e 2, d. lgs. 168/2003 [ LEGGI TUTTO ]
Sospensione necessaria ed eccezione di inadempimento relativamente ad una causa attinente al pagamento di compensi richiesti dai sindaci di una S.r.l.
La sospensione necessaria del processo prevista dall’art. 295 c.p.c. non può essere invocata per ragioni di mera opportunità e in assenza di una pregiudizialità logica tra i procedimenti pendenti. In quest’ultima ipotesi, per evitare il contrasto tra giudicati e per la trattazione congiunta e contestuale delle cause il convenuto deve eccepirne la connessione [nel caso di specie il Tribunale non ha ravvisato un nesso di pregiudizialità tra il giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo avente ad oggetto compensi pretesi da sindaci di una S.r.l. e il parallelo giudizio risarcitorio instaurato dalla S.r.l. contro i sindaci per far valere la loro responsabilità per violazione dei loro doveri verso la società].
L’eccezione di inadempimento di cui all’art. 1460 c.c. rappresenta una forma di autotutela negoziale, ma anche una eccezione proponibile in sede giudiziale quando la prestazione è già stata resa, anche solo parzialmente, e per il cui accoglimento occorre fornire la prova della puntuale correlazione tra le rispettive obbligazioni delle parti. In sede di opposizione a decreto ingiuntivo per far valere l’eccezione di inadempimento spetterà al debitore opponente la semplice allegazione dell’inadempimento, mentre sarà onere del creditore opposto fornire la prova del fatto estintivo dell’obbligazione (nel caso di specie il Tribunale, preso atto della eccezione di inadempimento formulata in sede di opposizione a decreto ingiuntivo dalla società debitrice, in applicazione di detto principio ha revocato il decreto ingiuntivo opposto e rideterminato il compenso dovuto dalla società perché i sindaci, in quanto creditori opposti, non hanno dato conto della maniera in cui hanno esercitato, all’epoca dei fatti, i doveri di controllo con conseguente mancato assolvimento del proprio onere probatorio).
Responsabilità “diretta” degli amministratori verso singoli soci o creditori e rito sommario
Qualora il convenuto in un procedimento azionato con rito sommario proponga domande riconvenzionali che non possono essere decise con il rito sommario, il giudice [ LEGGI TUTTO ]
Pendenza del giudizio di opposizione a provvedimento sanzionatorio emanato dalla Consob e azione di regresso dell’intermediario nei confronti del responsabile della violazione
La definitività dell’accertamento compiuto dal giudice investito dell’opposizione ad un provvedimento sanzionatorio emanato dalla Consob preclude la sospensione del giudizio intentato dal soggetto responsabile [ LEGGI TUTTO ]
Sospensione del processo per questioni pregiudiziali in materia di validità dei marchi
Rapporto di pregiudizialità tra azione di responsabilità e procedimento di opposizione allo stato passivo
Sussiste un rapporto di pregiudizialità necessaria di cui all’art. 295 cpc tra il procedimento di opposizione allo stato passivo e l’azione di responsabilità quando l’oggetto del processo di opposizione allo stato passivo riguarda una situazione sostanziale che rappresenta un elemento della fattispecie di responsabilità invocata dalla curatela (Nel caso di specie nel procedimento di opposizione allo stato passivo la curatela richiede la nullità di un contratto di lease back, mentre in costanza dell’azione di responsabilità la stessa curatela deduce il pregiudizio subito dal patrimonio della società quale conseguenza dello stesso contratto).