Accertamento della violazione del divieto di immistione del socio accomandante e diritto al rendiconto
Laddove abbia rivestito il ruolo di amministratore di fatto della società, il socio accomandante non è legittimato a invocare la tutela prevista dall’art. 2320, comma III, c.c., ivi compreso il diritto a ricevre il conto della gestione.
Il socio accomandante assume il ruolo di amministratore di fatto solo ove contravvenga al divieto di compiere atti di amministrazione – intesi questi ultimi quali atti di gestione, aventi influenza decisiva o almeno rilevante sull’amministrazione della società, non già di atti di mero ordine o esecutivi – o di trattare o concludere affari in nome della società, se non in forza di procura speciale per singoli affari. Per aversi ingerenza dell’accomandante nella amministrazione della s.a.s. vietata dal citato art. 2320 c.c., deve essere realizzata una attività gestoria che sia espressione del potere di direzione degli affari sociali in quanto implicante una scelta che è propria del titolare dell’impresa. Inoltre, l’attività amministrativa vietata al socio accomandante riguarda il momento genetico del rapporto in cui si manifesta la scelta operata dall’imprenditore, mentre tutto quanto attiene al momento esecutivo dell’adempimento delle obbligazioni che da quel rapporto derivano, non esclude di per sé la qualità di terzo dell’accomandante rispetto alla gestione della società, alla quale pertanto, rimane estraneo.
Ove vi sia controversia in ordine al diritto del socio accomandante di ricevere il conto della gestione da parte del socio accomandatario, l’ordine del giudice di presentazione del conto deve essere preceduto dal positivo accertamento dell’esistenza di detto diritto.
Impugnazione delibera di esclusione del socio accomandante di S.a.s.
Nel giudizio di opposizione avverso l’espulsione del socio di una società di persone, la legittimazione passiva compete esclusivamente alla società, in persona del legale rappresentante, anche se è consentita, come modalità equipollente d’instaurazione del contraddittorio, la citazione di tutti i soci, notificata nel termine di decadenza previsto dall’art. 2287 cod. civ.; conseguentemente, se la citazione è notificata al liquidatore nominato dal Tribunale e tuttora in carica secondo le risultanze del Registro delle Imprese, non risulta necessaria alcuna estensione del contraddittorio ex art. 106 c.p.c. ai singoli soci. [ LEGGI TUTTO ]
Azione di responsabilità nei confronti del liquidatore di sas per mancato esercizio dell’attività di recupero dei crediti
Il diritto al risarcimento dei danni nei confronti del liquidatore di una s.a.s. per l’inerzia nell’attività di recupero dei crediti sociali si prescrive nel termine quinquennale previsto dall’art. 2949 c.c. decorrente dal momento della cancellazione della società dal registro delle imprese.
L’onere della prova circa l’adempimento o l’inadempimento non imputabile al liquidatore, in riferimento alla gestione liquidatoria, incombe sul liquidatore.
Revoca cautelare delle funzioni di amministratore in capo al socio accomandatario
Legittimati a chiedere la revoca per giusta causa dell’amministratore ai sensi dell’art. 2259 c.c. (applicabile anche ai soci accomandatari amministratori) sono solo i soci e non la società.
Annullabilità della delibera di trasformazione di una società in accomandita semplice in società a responsabilità limitata e di approvazione del nuovo statuto della società approvata a maggioranza
A norma dell’art. 2500-bis c.c., è preclusa la dichiarazione di invalidità dell’atto di trasformazione di una società in accomandita semplice in società a responsabilità limitata a seguito del perfezionamento degli adempimenti previsti dall’art. 2500 c.c.; di conseguenza, la tutela reale [ LEGGI TUTTO ]
Concorrenza sleale per storno di clientela da parte dell’ex socio di s.a.s.
Al socio già receduto da una società di persone non è vietato – salva diversa previsione statutaria – l’esercizio di nuova attività in concorrenza con essa. [ LEGGI TUTTO ]
Risoluzione per inadempimento di contratto di transazione comportante l’obbligo di trasferire quote sociali
Nel caso di compravendita di azioni o di quote di società di capitali, l’oggetto immediato del contratto è rappresentato dalla quota di partecipazione nella società – intesa come insieme di diritti, poteri ed obblighi sia di natura patrimoniale, sia di natura amministrativa, nei quali si compendia lo status di socio – e non, invece, dai beni facenti parte del patrimonio sociale; tali beni, infatti, costituiscono mero oggetto mediato della cessione, per modo che, in via ordinaria, non rileva [ LEGGI TUTTO ]
Contestazione della validità di un contratto di compravendita di partecipazioni sociali per persona da nominare da parte del contraente, rifiuto del nominato acquirente di eseguire il pagamento e prova della conoscenza dell’infondatezza delle ragioni della contestazione da parte del nominato acquirente
Responsabilità del socio amministratore di snc per atti di concorrenza sleale e di mala gestio
Poiché l’art. 2301 c.c. vieta l’esercizio in concreto dell’attività concorrenziale da parte del socio, la violazione di tale divieto deve essere circoscritta al periodo ricompreso [ LEGGI TUTTO ]
Annullamento dell’ordinanza cautelare per vizio di notifica del ricorso e devoluzione del merito della controversia in sede di reclamo
Nel giudizio di reclamo avverso ordinanza cautelare, all’annullamento della decisione di primo grado per vizio di notifica del ricorso segue una decisione nel merito sulla domanda cautelare, con conseguente onere della parte reclamante di dedurre [ LEGGI TUTTO ]