Sul fondamento della contestazione della prosecuzione dell’attività sociale in violazione dell’art. 2486 co.1 c.c.
Al fine di ascrivere all’amministratore una prosecuzione dell’attività sociale in violazione dell’art. 2486 co.1 c.c. per la perdita del capitale sociale, occorre fornire una specifica contestazione delle poste iscritte all’attivo patrimoniale volta almeno a provare la retrodatazione della causa di scioglimento di cui all’art. 2484 co.1 n.4 c.c. È invece irrilevante ed erroneo fornire come ‘prova’ di tale affermazione un confronto tra il patrimonio netto contabile e l’ammontare dei debiti, atteso che nel computare il primo si tiene necessariamente conto dei secondi.
Non è affetta da invalidità la delibera assunta sulla base di voto determinante espressa da un socio il cui acquisto della quota sia stato, successivamente alla deliberazione, dichiarato invalido
Il contratto di trasferimento di quote di partecipazione in una società a responsabilità limitata, indipendentemente dall’eventuale esistenza di immobili nel patrimonio di questa, non richiede né ad substantiam né ad probationem la forma scritta, che invero è necessaria non per la validità ed efficacia della cessione tra le parti, ma solo per la sua opponibilità alla società stessa, con la conseguenza che la prova dell’accordo, tra le parti, può essere data attraverso qualunque mezzo istruttorio, anche indiziario. Viceversa, la forma scritta -e, precisamente, l’atto pubblico o la scrittura privata con sottoscrizioni autenticate- è necessaria per potere eseguire il deposito dell’atto di trasferimento presso il Registro delle Imprese (forma integrativa o ad regularitatem); solo dal momento dell’iscrizione dell’atto il trasferimento infatti sarà efficace nei confronti dei terzi e della società, che è e rimane soggetto terzo ed estraneo al trasferimento. [ LEGGI TUTTO ]
Scioglimento della società per il conseguimento dell’oggetto sociale o per la sopravvenuta impossibilità di conseguirlo
Violazione dell’obbligo di accertare la sussistenza di una causa di scioglimento e quantificazione del danno
Delibera di scioglimento per conseguimento dell’oggetto sociale (o per impossibilità di conseguirlo) e delibera di scioglimento volontario
La delibera di scioglimento di una società di capitali, nell’ipotesi prevista dal n. 5 dell’art. 2484 c.c. (scioglimento per deliberazione dell’assemblea, applicabile alle società cooperative [ LEGGI TUTTO ]
Insussistenza del potere dei sindaci di iscrivere a registro delle imprese l’accertamento di una causa di scioglimento
L’art. 2386 co. 5° cod. civ, il quale conferisce ai sindaci poteri di amministrazione attiva limitati nel tempo e nell’oggetto (solo per l’ordinaria amministrazione e per il più breve tempo necessario alla convocazione “d’urgenza” di assemblea per la nomina dell’organo titolare ex lege di tutti i poteri gestori), è norma eccezionale [ LEGGI TUTTO ]
Accertamento giudiziale dello stato di scioglimento di società
Il ricorso con cui si chiede l’accertamento giudiziale di una causa di scioglimento della società ex art. 2485 cc deve essere notificato tanto alla società quanto ai soci, essendo questi ultimi pienamente legittimati a contraddire in ordine alla sussistenza di una causa di scioglimento.
Il procedimento instaurato in sede di volontaria giurisdizione non può essere sospeso ex art. 295 cc, posto che in tale procedimento le decisioni sono pronunciate “allo stato degli atti e e rebus sic stantibus”, senza alcuna idoneità al giudicato.
ACCERTAMENTO DELLA CAUSA DI SCIOGLIMENTO DI SRL DA PARTE DEL TRIBUNALE
Lo scioglimento della società a responsabilità limitata trova la propria specifica disciplina nelle disposizioni di cui agli artt. 2484 c.c. e ss., pertanto non può trovare applicazione il disposto dell’art. 2275 c.c. [ LEGGI TUTTO ]